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Sembra certo che Puskin non sia mai stato nei Paesi Baltici, almeno non esistono fonti sicure che lo attestino. Tuttavia i rapporti e le relazioni che il Poeta ha avuto con l'area geografica del Baltico sono molti e determinanti. Amori, vicende, passioni umane e poetiche di Puskin si intrecciano con artisti, letterati, donne e culture che hanno riferimento con la geografia baltica. Così la Podgornaja costruisce un polittico di seducente lettura, con volti e figure che primeggiano sulla scenografia storica e letteraria della Russia nella prima metà dell'Ottocento: il distratto Kjuchel'beker, il sognatore Del'vig, il battagliero Danzas, il generoso Zukovskij e altri ancora, compresa la bellissima moglie Natal'ja Nikolaevna Goncarova, conclusiva apoteosi di tragedia. Sullo sfondo: gli sconvolgimenti epocali che ha conosciuto la Russia nel periodo: dall'invasione napoleonica al sogno utopistico della rivolta decabrista miseramente naufragato nella tragica realtà del patibolo e delle condanne ai lavori forzati in Siberia.